IL RIONE CAMPO MARZIO

Il percorso guidato per le scuole nel Rione Campo Marzio dura circa 2 h e 30' e comprende: Piazza di Spagna, la chiesa di Sant'Andrea delle Fratte con gli angeli del Bernini, la Fontana di Trevi, Piazza di Pietra, Piazza di Montecitorio, Piazza Colonna, il Pantheon, San Luigi dei Francesi con i capolavori di Caravaggio, Piazza Navona. Ingressi gratuiti in tutti i monumenti. Per ottenere le gratuità ove previsto è necessario l'elenco degli alunni su carta intestata della scuola. Per informazioni, inviare una mail a: inforomabella@virgilio.it, oppure compilare il form sotto. 

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Il nome del rione deriva dalla definizione di Campo Marzio che in epoca romana designava una vasta pianura, di proprietà del demanio pubblico (ager publicus), destinata prevalentemente alle attività militari e pertanto dedicata al dio Marte.

L'antico Campo Marzio occupava un'area assai più ampia rispetto all'odierno rione ed oggi infatti è compreso nel territorio di rioni diversi. In epoca imperiale romana il Campo Marzio era compreso tra la VII e la IX regione augustea ed era attraversato dalla via Flaminia; il suo abitato giungeva all'incirca all'altezza della odierna Via della Vite, mentre al di là si estendevano per lo più orti e piccoli sepolcreti.

Il massimo sviluppo si raggiunse con l'imperatore Augusto che vi edificò il suo mausoleo, mentre suo genero Marco Vipsanio Agrippa realizzava l'acquedotto Vergine, che ancora oggi rifornisce il rione. Nel Medioevo si ebbe una radicale diminuzione dell'abitato, pur rimanendo vivi alcuni centri devozionali, come la chiesa di Santa Maria del Popolo, e commerciali, come la riva del Tevere, punto di smistamento delle merci che giungevano via fiume. Ma la vera ripresa urbanistica si avrà solo con il Rinascimento, quando alcuni pontefici avvieranno la trasformazione in prestigioso quartiere abitativo, stimolati dalla collocazione strategica rispetto al percorso dei pellegrini che giungevano a Roma dal suo ingresso settentrionale.

Culmine di questi interventi è la creazione del cosiddetto "Tridente", il triplice asse viario compiuto affiancando all'antica Via Lata (odierna via del Corso), la via Leonina, realizzata da Leone X (via di Ripetta) e la via Clementina Paolina Trifaria, realizzata da Clemente VII e Paolo III (via del Babuino). Dal '400 alla fine dell'800 il rione ospitò durante il carnevale la famosa corsa dei cavalli barberi d'Arabia, che percorrevano senza fantino la via del Corso, partendo da Piazza del Popolo e giungendo fino all'attuale piazza di Venezia, dove, all'altezza della antica Via della Ripresa dei Barberi oggi non più esistente, venivano fermati gettando loro addosso delle coperte.