LA CAPPELLA DELLA MADONNA DELL'ARCHETTO

La cappella della Madonna dell'Archetto è "il più piccolo Santuario Mariano di Roma". Vi si venera l'immagine della Vergine Santissima "Causa Nostrae Laetitiae", dipinta su pietra nel 1690 dal pittore bolognese Domenico Muratori e posta sotto un archetto tra due palazzi gentilizi. Il 9 luglio 1796 mosse prodigiosamente gli occhi. A memoria del miracolo, riconosciuto autentico dopo un rigoroso processo apostolico, l'architetto romano Virginio Vespignani innalzò nel 1850 il piccolo tempio, vero gioiello di arte neorinascimentale, che lo stesso autore considerò il suo capolavoro.

Il tempietto, dichiarato monumento nazionale d'arte, contiene pitture ad encausto di Costantino Brumidi che, poi, con la stessa tecnica pittorica, affrescò il Campidoglio di Washington; contiene altresì sculture di Luigi Simonetti. L'immagine fu solennemente incoronata dal Capitolo Vaticano il 1° novembre 1946. Di essa furono particolarmente devoti San Benedetto Giuseppe Labre, San Vincenzo Pallotti, San Gaspare del Bufalo, San Massimiliano Kolbe, San Pio X, i Beati: Bartolo Longo, il Cardinal Ferrari, Giovanni XXIII, i Servi di Dio Pio XII e Paolo VI. Il tempietto è affidato alla Primaria Associazione Cattolica Promotrice di Buone Opere, fondata nel 1870 dal Sommo Pontefice Beato Pio IX, che vi ha la sua sede. La festa commemorativa del prodigio ha luogo la prima domenica di luglio.