LA SANTISSIMA TRINITA' DEI MONTI, LA CHIESA DEI REALI DI FRANCIA

La Santissima Trinità dei Monti, eretta dalle fondamenta con l'annesso convento nel 1502 per ordine di Luigi XII, è la chiesa di reali di Francia.

La sua costruzione sul Pincio era stata promossa da Carlo VIII nel 1494 e approvata l'anno seguente da Papa Alessandro VI, con l'intenzione di concederla ai religiosi di nazionalità francese dell'ordine di San Francesco di Paola. I lavori di costruzione si protrassero per tutto il XVI secolo, e la chiesa fu consacrata nel 1595. Responsabili della fabbrica, tradizionalmente attribuita a Giacomo della Porta, furono gli architetti Annibale Lippi e Gregorio Caronica. La sistemazione monumentale della piazza antistante la chiesa si deve a Papa Sisto V, che tra il 1586 e il 1588 fece realizzare da Domenico fontana la maestosa scalinata a due rampe convergenti davanti alla facciata, come testimoniano gli stemmi Peretti scolpiti sui pilastri della scalinata. L'obelisco Sallustiano venne innalzato da Papa Pio VI nel 1789.

La chiesa fu costruita in stile gotico con pietre provenienti dalla città di Narbonne; nel 1774 Giuseppe Pannini rifece la volta della navata e, coprendo le strutture originali gotiche, finì per compromettere l'armonia stilistica dell'interno. Dopo il restauro del 1816 di Carlo Francesco Mazois e in seguito all'abbandono dei religiosi, nel 1828 il re di Francia concesse il convento alle suore dell'istituto del Sacro Cuore che tuttora vi dimorano.

La facciata della chiesa, ad un solo ordine di lesene, è conclusa da un attico, con lunettone centrale, coronato da balaustra; ai lati due slanciati campanili con cupolino ottagonale. L'interno a navata unica con 6 cappelle per lato, è diviso in due parti da una cancellata in ferro battuto, attualmente posta all'altezza della quarta campata, ma in origine collocata all'altezza della crociera, allo scopo di tenere separato l'ambiente della clausura.

La Chiesa custodisce una serie di affreschi, taluni purtroppo molto danneggiati, che costituiscono alcuni dei cicli più significativi della pittura manierista romana della metà del 1500 e testimoniano il livello di sensibilità artistica raggiunto dalla committenza del tempo. Si ricordano la cappella di Lucrezia della Rovere, per la quale Daniele da Volterra realizzò i cartoni con le storie della Vergine poi eseguiti da vari pittori, tra cui Marco Pino e Pellegrino Tibaldi (1548-1560); la cappella Pucci, iniziata da Perin del Vaga (1520-27) e terminata da Taddeo e Federico Zuccari; la cappella Massimi con affreschi di Giulio Romano, Perin del Vaga, Daniele da Volterra (dell'intero ciclo resta solo la celebre Deposizione del Volterra: circa 1545); la cappella Turchi, con la Crocifissione di Cesare Nebbia. Notevole il chiostro dove le volte del quadriportico sono decorate da affreschi di Avanzino Nucci con la serie dei ritratti dei re di Francia; nelle lunette, Storie della vita di San Francesco di Paola (1579-1584) a cui collaborarono Paris Nogari, Cristoforo Roncalli, Jacopo Zucchi e il giovane Cavalier d'Arpino.

PER PRENOTARE LA VISITA ALLA CHIESA ED AL CONVENTO DI TRINITA' DEI MONTI CON IL CHIOSTRO, IL REFETTORIO, LA CAPPELLA DI MATER ADMIRABILIS, LE ANAMORFOSI E L'ASTROLABIO CATOTTRICO, COMPILARE IL MODULO SOTTO, OPPURE CHIAMARE IL N. 0661661527.