LE COLONNE ONORARIE DEGLI IMPERATORI ROMANI
1) LA COLONNA TRAIANA
Tra le due biblioteche del Foro di Traiano spicca la Colonna Traiana (113 d.C.), l'unico monumento della piazza imperiale giunto fino ai noi praticamente intatto. Il monumento poggia su una base a forma di dado, decorata agli spigoli da quattro aquile che reggono dei festoni e dalle armi daciche; sul lato verso la Basilica Ulpia la base mostra una porta d'ingresso che conduce ad un ambiente interno e ad una scala a chiocciola che porta fin sulla sommità della colonna. La porta d'ingresso è sormontata da un pannello con iscrizione: essa indica il livello originario del colle tagliato per liberare l'area necessaria al nuovo Foro (40 m.). Ma il monumento è anche la tomba dell'imperatore Traiano: le sue ceneri e quelle della moglie Plotina erano racchiuse in urne d'oro (depredate durante il sacco dei Lanzichenecchi) e riposte nel basamento della colonna.
La particolarità della colonna è il suo lungo rilievo (circa 200 m) che si snoda sul fusto; sono rappresentate le guerre daciche con un significato non tanto celebrativo quanto documentario. Il fregio descrive minuziosamente le varie fasi della guerra e la figura di Traiano riappare non meno di sessanta volte. Il rilievo era completamente dipinto. Sulla sua sommità svettava la statua di Traiano sostituita da Papa Sisto V con San Pietro.
Dal modello della colonna onoraria di Traiano derivano le altre due colonne onorarie esistenti a Roma:
2) LA COLONNA DI MARCO AURELIO
Al centro dell'attuale Piazza Colonna, il monumento fu costruito tra il 180 d.C. (data di morte dell'imperatore) ed il 196 d.C. La colonna sorgeva ad un livello più basso dell'attuale (circa 3,86 m); il basamento originariamente era decorato su tre lati da un fregio con Vittorie che sostenevano festoni e scena di sottomissione di barbari: tutte queste sculture furono distrutte da papa Sisto V. La colonna è coronata dalla statua di S. Paolo. Il fregio a rilievo che ricopre la colonna presenta le guerre condotte da Marco Aurelio contro i Germani e i Sarmati e come per la colonna Traiana si tratta di una vera e propria cronaca descrittiva.
3) LA COLONNA DI ANTONINO PIO
Il monumento dedicato ad Antonino Pio era interamente realizzato in granito rosso egiziano e fu riutilizzato nel 1792 per restaurare l'obelisco di Piazza Montecitorio. Fu eretto tra il 161 ed il 162 d.C. e oggi si conserva esclusivamente la base in marmo bianco, esposta nel cortile della Pinacoteca Vaticana. Sull'unica parte superstite è rappresentata l'apoteosi dell'imperatore, trasportato in cielo da un Genio alato insieme alla moglie Faustina Maggiore, alla presenza della dea Roma e del Genio del Campo Marzio.