IL PANTHEON DI AGRIPPA RICOSTRUITO DALL'IMPERATORE ADRIANO

La prima costruzione del Pantheon è ascrivibile a Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, che lo fece erigere nel Campo Marzio centrale in connessione con le terme da lui inaugurate nel 19 a.C.

Il Pantheon originario era verosimilmente un tempio di forma rettangolare, nel pronao erano collocate le statue di Augusto e di Agrippa, mentre la statua del Divo Cesare era situata all'interno. Il tempio era dedicato a Venere, Marte e al Divo Giulio, ed il nome di Pantheon che gli fu attribuito si ispirava concettualmente ai Panthea ellenistici, santuari dedicati ai dodici dei Consentes ma collegati anche al culto del sovrano vivente.

Della fabbrica di Agrippa non rimangono che pochi resti a livello della fondazione e l'iscrizione in lettere di bronzo: M. Agrippa L. f. Cos. Tertium fecit, che fu riutilizzata sull'architrave nella fronte dell'edificio, ricostruito nel II secolo d.C.

Il tempio dopo l'incendio dell'80 d.C. fu infatti completamente rifatto sotto Adriano, quando, accanto ai materiali tradizionali dell'edilizia romana (travertino, tufo, basalto), entrarono in uso i rivestimenti di mattoni applicati anche alle grandi fabbriche. Sui mattoni, già al tempo di Agrippa, erano stampati i marchi di fabbrica, e proprio attraverso i bolli laterizi si è potuto dare una collocazione cronologica precisa all'edificio.

È questo l'unico monumento di età romana che sia giunto praticamente intatto fino ad oggi, e rappresenta il punto di arrivo della concezione architettonica tipicamente romana, nell'uso di ardite soluzioni costruttive. Il tempio risulta dall'assemblaggio di due elementi: portico ed aula. Il grande pronao ottastilo è coperto a spiovente ed è diviso in tre navate da due file di colonne mediane. L'aula circolare si compone di un tamburo di 30 metri di altezza, coperto da una cupola emisferica monoblocco in opus caementicium del diametro di 43 metri e mezzo.

Nel 608 d.C. l'Imperatore d'Oriente Focas donò il tempio pagano a Papa Bonifacio IV, che lo destinò al culto della Vergine e dei Martiri, collocandovi reliquie di santi e martiri traslate dalle catacombe, facendolo passare ufficialmente al Cristianesimo con il nome di Santa Maria ad Martyres.

Numerose sono le leggende legate ai fantasmi che si aggirano inquieti intorno al Pantheon. Ricordiamo quello di Margherita Luti ovvero la celebre Fornarina, che viene vista mentre depone fiori sulla tomba del suo amato Raffaello Sanzio (sepolto in un sarcofago nel lato sinistro) ad ogni anniversario della sua morte. Abbiamo poi notizia della fugace apparizione del fantasma di Umberto I di Savoia, che agli inizi degli anni '30 rivelò ad un carabiniere che era di guardia al suo sacrario alcuni importanti segreti politici (riguardanti probabilmente lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale) che rimasero però tali perché il carabiniere non volle mai rivelarli a nessuno.

L'INGRESSO AL PANTHEON E' GRATUITO, PER INFORMAZIONI SULLA VISITA GRATUITA PER LE SCUOLE CHIAMARE IL N. 0661661527, OPPURE COMPILARE IL FORM SOTTO.