UNA DOMENICA PASSEGGIANDO A VILLA BORGHESE

APPUNTAMENTO: DOMENICA 4 DICEMBRE 2022 H 11 DAVANTI ALLA GALLERIA BORGHESE. TERMINE ALLA TERRAZZA DEL PINCIO. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Percorriamo insieme la storia e le origini di Villa Borghese, il cui nome è strettamente legato a Scipione Borghese, divenuto cardinale dopo l'elezione al soglio pontificio di Paolo V, nel 1605. È una storia di nepotismo e giochi di potere che resero la figura di Scipione controversa, ma egli fu anche un raffinato amante dell'arte, grande mecenate e primo collezionista in senso moderno.

La Villa è carica di significati sociali e politici, era destinata a trasmettere un'immagine di potere e sapere, chiara era la volontà del Cardinale di lasciare ai posteri un ricordo imperituro della sua casata e lo fece guardando alla magnificenza delle ville rinascimentali.

Il collezionismo di Scipione non era orientato solo alle opere d'arte, ma anche alle bellezze della natura, come ci testimonia una descrizione del 1644 dello scrittore inglese John Evelyn che visitò la Villa lasciandoci quest'immagine suggestiva: "Il giardino abbondava di ogni sorta dei più deliziosi frutti [...] fontane di varia invenzione, boschetti, piccoli corsi d'acqua [...] un vivarium per struzzi, pavoni, cigni, gru [...] e diversi animali, daini e lepri".

Nel panorama urbanistico della Roma del Seicento, la Villa rappresentava un modello esemplare di architettura barocca vòlto a creare un connubio tra arte e natura, attraverso la fusione di architetture, arredi vegetali e opere di sculture antiche e moderne. Nonostante le trasformazioni subite nei secoli, ancora oggi è considerato uno dei migliori esempi di giardino barocco.

Attraverso le architetture e gli arredi che incontreremo durante la passeggiata approfondiremo la storia della Villa e le sue curiosità, inserendole in un contesto politico e sociale ben preciso, cogliendo il valore simbolico di ognuna e il suo sviluppo nel tempo.

La visita inizierà dal Casino Nobile, oggi sede della Galleria Borghese che ospita nelle sue sale la collezione iniziata dal Cardinale e continuata dai suoi discendenti fino a Marcantonio Borghese (1730-1800), successivamente la Villa divenne pubblica e proprietà dello stato italiano.

I primi lavori iniziarono nel 1606 ed erano volti all'unificazione delle varie proprietà acquistate negli anni, in questa prima fase si cercò di dare un assetto regolare alla tenuta.

La costruzione del Casino Nobile fu avviata e condotta in modo sostanziale da Flaminio Ponzio e portata a compimento da Giovanni Vasanzio e Girolamo Rainaldi. L'edificio presenta una pianta a ferro di cavallo che si inserisce nella tradizione delle ville romane. La facciata era riccamente decorata da sculture e bassorilievi che rispecchiavano all'esterno la magnificenza della collezione conservata all'interno.

Uno sguardo anche ai Giardini Segreti, che erano ad uso esclusivo del Cardinale e dei suoi ospiti, ai quali si poteva accedere solo dall'interno del Casino Nobile, furono chiamati rispettivamente "Dei Melangoli" e "Dei Fiori". Qui Scipione conservava la sua collezione di piante di agrumi e di fiori, soprattutto di bulbacee, molto in voga nel Seicento.

Ci incamminiamo verso le Fontane oscure, poste al centro dell'intersezione dei viali, chiamate così perché in origine immerse nell'ombra di una folta vegetazione, per arrivare al Tempio di Antonino e Faustina, un falso resto archeologico. Questo tipo di "citazioni antiche" non è raro all'interno della Villa.

Percorrendo Viale Canonica, osserveremo una costruzione contemporanea, il Teatro Toti, e la settecentesca Fortezzuola, commissionata dal principe Camillo Borghese, oggi sede del Museo Canonica. Il nome deriva dall'aspetto della struttura ad imitazione di una fortezza medievale, cinta di mura merlate; l'edificio aveva funzioni rurali per coloro che lavoravano nel parco.

Ci dirigiamo verso una tappa importante per il nostro percorso che è il Giardino del Lago. In questa parte della Villa ci immergiamo nelle suggestioni del giardino neoclassico, le epoche cambiano e con loro i gusti, passeggiare per la Villa è un po' come attraversarle e riviverle.

Il Giardino del Lago è legato ad un altro nome della famiglia Borghese, Marcantonio IV che dal 1763 circa, avviò un programma di ampliamento portato a termine dai suoi figli: Camillo e Francesco. L'impegno di Marcantonio si diresse verso uno scopo preciso, quello di creare un centro di interesse alternativo a quello del suo avo Scipione Borghese. L'attenzione di Marcantonio si concentrò nella parte opposta a quella dove si trovava il Casino Nobile.

Nella storia di Villa Borghese il 1849 fu un anno che segnò non solo la fine del mecenatismo e la conseguente decadenza della casata, ma anche un lungo periodo di abbandono, durato fino agli inizi del Novecento quando la Villa venne acquistata dallo stato italiano e unificata al Pincio.

Terminiamo la nostra passeggiata percorrendo Viale delle Magnolie, progettato nel 1908 come strada di collegamento tra la più antica Villa Borghese e il Pincio, qui concluderemo il nostro percorso, sulla suggestiva terrazza, narrando le storie della prima repubblica francese a cui questo luogo fu strettamente legato, tanto che in origine aveva il nome di Jardin du Grand César.

La passeggiata guidata di Villa Borghese con Roma Bella è gratis per i Soci. La tessera di iscrizione (euro 15) si può fare anche sul posto, dura 12 mesi, consente di aderire ad un numero illimitato di iniziative culturali con la nostra associazione.

(Testo a cura della dott. Valentina Paolozzi; foto sotto cortesia Max Pinci)