IL TEATRO DI MARCELLO ED IL TEMPIO DI APOLLO SOSIANO

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La costruzione di un grande teatro stabile nel Campo Marzio meridionale venne progettata già da Giulio Cesare, che per tale scopo aveva espropriato a sue spese molti terreni. Il luogo era da tempo antico consacrato alle rappresentazioni sceniche. Infatti, proprio davanti al tempio di Apollo Medico le fonti ricordano un teatro di legno a carattere provvisorio. La realizzazione del teatro fu ripresa e portata a termine da Augusto. Nel 17 a.C. l'edificio era già in parte ultimato poiché fu utilizzato per la celebrazione dei Ludi Saeculares, ma fu completato solo nel 13 a.C. e dedicato a Marco Claudio Marcello, nipote di Augusto, destinato alla successione dell'impero, morto prematuramente. Il teatro di Marcello esemplifica in forma compiuta il teatro di tipo romano: un edificio completo provvisto di una salda unità architettonica, costruito come una struttura totalmente autonoma e autoportante che, a differenza di quello greco, non necessitava di un declivio naturale su cui fondare la cavea.

La facciata curvilinea in travertino è articolata in tre ordini di arcate, dei quali restano i primi due con semicolonne tuscaniche e ioniche, mentre il terzo ordine era a parete piena con semicolonne corinzie. Il diametro dell'edificio scenico era di circa 130 metri e la cavea, costruita su sostruzioni e divisa in diversi settori di gradinate, poteva contenere circa 15.000 spettatori. Gli accessi erano garantiti con rampe, scale e gallerie che permettevano il regolare deflusso degli spettatori. Corridoi conducevano alla zona dell'orchestra, mentre il palcoscenico era chiuso posteriormente da un frontescena rettilineo a tre ordini sovrapposti, decorato riccamente da colonne ed elementi architettonici di preziosi marmi colorati e statue degli imperatori e divinità nelle nicchie. Dietro alla scena si trovava un'ampia area dal profilo articolato con al centro una grande esedra e ai lati due ambienti absidati; in questa zona scavata recentemente, che in antico doveva probabilmente essere abbellita da eleganti elementi di arredo, è stata rinvenuta ancora al suo posto una base di marmo raffinatamente decorata con scene della vita di Ercole. Il teatro, restaurato da Vespasiano ed Alessandro Severo, rimase ancora in uso fino al IV secolo d.C.

Il TEMPIO DI APOLLO SOSIANO, promesso in voto nel 433 a.C. in occasione di una pestilenza, fu dedicato nel 431 a.C. ad Apollo Medico nella sua funzione di divinità salutare e benefica. Fu eretto in una zona denominata Prata Flaminia dove esisteva già dal 449 a.C. un luogo chiamato Apollinar dedicato al culto del dio; l'area circostante fu sistemata nel 221 a.C. con la realizzazione del Circo Flaminio, mentre nuovi interventi sul tempio furono eseguiti probabilmente nel II secolo a.C., contemporaneamente alla costruzione nei suoi pressi di un teatro e di un proscenio, che erano strutture teatrali non in muratura ma probabilmente in legno. In età augustea con la costruzione del teatro di Marcello tutta la zona fu modificata da un grande intervento edilizio: il tempio subì un totale rifacimento ad opera di Gaius Sosius, ex luogotenente di Giulio Cesare, da cui è derivata la denominazione di Sosiano. Il nuovo tempio fu spostato verso nord per far posto al teatro, e a causa dello spazio limitato la scala frontale fu sostituita da due scalette laterali. L'edificio, su alto podio, aveva sei colonne in marmo di Carrara sulla fronte e semicolonne in travertino stuccato sui fianchi e sul retro. Le colonne poggiano su eleganti basi caratterizzate da un doppio motivo a corda, i fusti hanno le scanalature alternatamente più grandi e più piccole, i capitelli sono corinzi. Sul fregio sono scolpiti rami di alloro, la pianta sacra ad Apollo, sospesi tra bucrani (elemento decorativo costituito da un cranio di bue). Il frontone era decorato con sculture originali greche del V secolo a.C. raffiguranti una Amazzonomachia, la mitica lotta tra Greci e Amazzoni alla presenza della dea Atena. Marmi colorati abbellivano sfarzosamente l'interno della cella, che presentava una decorazione architettonica a due ordini sovrapposti scanditi da colonne di marmo africano ed edicole mistilinee al livello inferiore. Qui erano esposte preziose opere d'arte, statue di artisti greci e pitture. All'interno del tempio si riuniva il Senato per ricevere le delegazioni straniere o i magistrati dotati di imperium. Le tre colonne ad angolo attualmente visibili sono state ricomposte per il Natale di Roma del 1940, quasi in funzione di quinta scenografica per il nuovo asse stradale che doveva unire il centro di Roma con la nuova Via Ostiense e il mare.