LE CATACOMBE DI SAN CALLISTO SULL'APPIA ANTICA

Il cimitero di San Callisto è senza dubbio la catacomba cristiana più antica di Roma. Sappiamo che fin dall'origine essa fu proprietà della Chiesa. Il Papa Zefirino (199 - 217) ne aveva delegato l'amministrazione a Callisto, il primo dei suoi diaconi, che gli successe come pontefice e morì durante la persecuzione dell'imperatore Alessandro Severo, nel 222. Papa Zefirino fu sepolto nell'area superficiale della catacomba, in un punto che rimane ancora da identificare. Callisto, invece, non venne deposto in questo cimitero che ne porta il nome e nel quale furono sepolti molti dei suoi successori, bensì in una piccola catacomba della via Aurelia che prese il nome dal presbitero romano Calepodio.

Il successore di San Callisto, Papa Urbano (222 - 230), fu sepolto nella catacomba di Pretestato, sul lato opposto della via Appia. Il primo Papa ad essere sepolto nel cimitero sotterraneo di San Callisto fu Antero, nel 236, e successivamente furono qui traslate le spoglie di Ponziano, suo predecessore, morto in esilio in Sardegna nel 235. Ciò prova come la catacomba fosse già nata in questo momento e come le gallerie sotterranee fossero elevate alla dignità di cimitero ufficiale della Chiesa, accogliendo le spoglie dei suoi capi spirituali. E' dunque tra il momento della morte di Zefirino, sepolto in superficie nel 217, e la deposizione di papa Antero nel 236, che si colloca lo sviluppo su vasta scala della parte sotterranea del cimitero di cui era stato incaricato il diacono Callisto.

Gli altri papi sepolti in questo cimitero furono: Fabiano, martire durante le persecuzioni di Valeriano; Lucio, anche lui morto a Roma, che conobbe l'esilio nel corso del suo breve pontificato; Stefano I; Sisto II, morto durante la persecuzione di Valeriano; Dionisio, Felice I, Eutichiano.

Nella "cripta dei papi" vennero sepolti anche altri vescovi, specialmente titolari di diocesi dell'Africa settentrionale. E' da notare che tutte le iscrizioni che vi sono conservate, salvo una, sono redatte in greco, ciò che conferma l'origine orientale o una discendenza servile dei primi cristiani, anche di quelli che furono i capi della Chiesa di Roma. Nelle gallerie o nell'area superficiale del complesso di San Callisto vennero sepolti molti altri papi: il sedicesimo e ultimo ad aver scelto di riposare nell'area del cimitero fu Papa Damaso, che morì nel 384.

La catacomba di San Callisto può essere considerata il cimitero per eccellenza dei primi cristiani di Roma, innanzitutto per il numero e il prestigio dei martiri e dei santi vescovi che vi furono sepolti. Intorno a questi santi sepolcri, ai quali veniva attribuito il potere di un sostanziale aiuto nel raggiungere l'aldilà per chi vi fosse stato sepolto vicino, si sviluppò una rete impressionante di gallerie e di cubicoli, per parecchi chilometri. Tutte queste sepolture presso (apud) o dietro (retro) i santi (sanctos) sono all'origine del complesso di San Callisto quale noi lo vediamo oggi e che si è venuto a formare principalmente nel corso del IV secolo.

Il luogo di culto più importante della catacomba è sicuramente costituito dalla "cripta dei papi", tuttora fulcro della visita guidata del complesso di San Callisto. In alcuni mausolei di superficie o in altre parti della catacomba furono sepolti molti altri pontefici romani ed alcuni martiri. Fra questi il caso più singolare certamente è costituito dalla martire Cecilia, per la quale mancano notizie certe, ma il cui culto si radicò profondamente in un grande ambiente comunicante con la cripta dei papi. Fra gli altri santi e martiri sepolti e venerati nella catacomba bisogna ricordare i compagni di Papa Sisto II, qui suppliziati assieme a lui il 6 agosto del 258 durante la persecuzione di Valeriano: i diaconi Gennaro, Magno, Vincenzo, Stefano.

Per la visita GRATUITA per le scuole e i gruppi alla catacomba di San Callisto, chiamare il n. 0661661527, oppure compilare il modulo sotto. Nel caso delle scuole è obbligatorio l'elenco degli alunni su carta intestata dell'Istituto.