TOR PIGNATTARA TRA ARCHEOLOGIA, STREET ART E CINEMA
APPUNTAMENTO: SABATO 29 APRILE 2023 H 15 AL MAUSOLEO DI SANT'ELENA IN VIA CASILINA 641. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: inforomabella@virgilio.it, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527 (attivi tutti i giorni h 8-20), cell. 3669430785 (WhatsApp dott. Massimo Morandi Tarabella).
Tor Pignattara è un quartiere del Municipio V di Roma che si estende nel quadrante sud-orientale della città lungo l'arteria di Via Casilina. L'area, densamente stratificata, è oggi conosciuta come simbolo della convivenza multietnica romana, vero melting pot di culture e tradizioni. Il suo territorio rientra inoltre all'interno dell'Ecomuseo urbano Casilino, un vasto e complesso progetto di tutela e valorizzazione volto a "individuare, censire, interpretare, riconnettere in percorsi di fruizione il complesso delle risorse culturali materiali e immateriali presenti nell'area di interesse, ivi comprese le produzioni culturali immateriali delle comunità residenti di origine straniera che contribuiscono quotidianamente all'implementazione del complesso del patrimonio culturale dell'area".
L'itinerario, cercando di cogliere la complessità di questo quartiere, si snoderà in modo interdisciplinare tra emergenze archeologiche, vicende storiche e edilizie, riferimenti cinematografici, nonché sarà volto ad ammirare i numerosi interventi di street art che, frutto delle sinergie tra comunità locale, gallerie e progetti artistici, arricchiscono l'intera area.
Il nostro percorso partirà dal Mausoleo di Sant'Elena (315-325 d.C), da dove la storia del quartiere prende avvio, nell'area archeologica conosciuta con il nome di Complesso ad Duas Lauros, ossia la regione suburbana imperiale, in origine di matrice pagana poiché di proprietà dell'Imperatore Massenzio, che qui fece realizzare la necropoli per i suoi equites singulares, che poi diventerà sotto Costantino uno spazio scenografico di esaltazione del nuovo potere cristiano, con la realizzazione della Basilica Costantiniana (oggi non più visibile), delle catacombe dei SS. Marcellino e Pietro e del Mausoleo dedicato alla madre. Il nome del quartiere è legato proprio a questo monumento, che già nell'Alto Medioevo veniva chiamato "Torre delle pignatte" per la presenza di grandi anfore olearie impiegate nella costruzione della copertura della volta.
Volgeremo verso Viale dell'Acquedotto Alessandrino che ci consentirà di apprezzare i resti emergenti dell'omonima costruzione, l'undicesimo acquedotto di Roma, edificato per volontà di Alessandro Severo nel 226 d.C., nonché di cogliere la storia del paesaggio in relazione all'acqua e agli sviluppi abitativi che interessarono l'area tra '800 e '900, prima con i fenomeni di edilizia spontanea (Borghetto Alessandrino), poi con la massiccia costruzione di complessi popolari durante gli anni del Governatorato fascista. L'area del Parco G. Sangalli ci consentirà di cogliere i numerosi riferimenti cinematografici (Il marito di Attilia (1966), Amore Tossico (1983), Fortunata (2017) e di scoprire la prima opera di street art del nostro itinerario, ossia "Quadraro, Vigne, Tor Pignattara" (2009) di Walls.
Proseguiremo verso l'area che un tempo coincideva con la storica borgata della Marranella, tra via Tor Pignattara, via dell'Acqua Bullicante e via della Marranella, dove avremo modo di entrare nel cuore del quartiere con la sua peculiare atmosfera multietnica tra i luoghi dell'occupazione e della resistenza partigiana e i murales di Diavù, Carlos Atoche, Jef Aerosol, Solo e molti altri, tutti sostenuti dal vasto progetto "I love Torpignart", volto alla diffusione della conoscenza delle opere di street art realizzate a Tor Pignattara.
La visita guidata di Tor Pignattara è gratis per i Soci. La tessera di iscrizione di Roma Bella si può fare anche sul posto, costa 15 euro, vale 12 mesi, consente di aderire gratuitamente alle nostre attività culturali in numero illimitato.
Foto sotto: cortesia MAX PINCI.