LA BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA
APPUNTAMENTO: SABATO 25 GENNAIO 2020 H 10 ALL'INGRESSO PRINCIPALE DELLA BASILICA.
DURATA: 1 H E 30'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA MAIL A: romabella@visite-guidate-roma.com, o chiamando i n. tel. 0697858194; 0661661527 (attivi tutti i giorni h 8-20).
Costruita nella seconda metà del IV secolo per volontà di Valentiniano II, Teodosio ed Arcadio, e terminata sotto l'imperatore Onorio nel 395, la basilica di San Paolo fuori le mura sostituì un edificio più piccolo e con orientamento opposto eretto in età costantiniana sulla tomba dell'Apostolo, consacrato da Papa Silvestro I nel 324.
La antica basilica era preceduta da un quadriportico; l'interno era diviso in cinque navate mediante colonne, in marmo bianco quelle della navata centrale, in granito rosa quelle delle laterali. La navata maggiore era illuminata da 21 finestre su ciascun lato ed altrettante aperture erano lungo le pareti esterne delle navate minori. Il transetto, sopraelevato rispetto al corpo della basilica, era preceduto da un arco trionfale in corrispondenza della navata centrale ed era illuminato da ampie finestre arcuate e sormontate da oculi.
L'area presbiteriale fu risistemata durante il pontificato di Gregorio Magno (590 - 604), rialzando il presbiterio e costruendo una cripta sotto l'altare maggiore, che custodiva le reliquie di San Paolo, mentre Leone III (795 - 816) fece restaurare l'abside decorandola con un mosaico simile a quello della basilica vaticana. Il borgo, formatosi a partire dall'VIII secolo attorno alla basilica e al suo monastero, fu fortificato da Giovanni VIII (872 - 882), sotto la minaccia incalzante delle incursioni saracene. Prese il nome di Giovannipoli in onore del pontefice e fu abitato fino al terremoto del 1348. All'XI secolo risale la costruzione del campanile e la posa in opera del portale bronzeo portato da Costantinopoli da Pantaleone di Amalfi. Tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo venne alzato il chiostro e fu ultimata la decorazione absidale. Dopo questi interventi, fino al '400 l'attenzione dei pontefici si concentrò principalmente su attività di manutenzione e di abbellimento, come gli affreschi della navata centrale e il mosaico della facciata, opere di Pietro Cavallini (1325).