CRONOLOGIA DELLA RISCOPERTA DEL FORO ROMANO DAL 1870

1870. Inizio dei lavori per l'isolamento del tempio dei Castori, già in parte scavato tra il 1811 e il 1812.

1871. Conclusione dello scavo della basilica Giulia, in parte messa già in luce tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX secolo.

1872. Rinvenimento dei Plutei di Traiano nella piazza del foro; i rilievi sono ora esposti dentro la Curia Iulia.

1872-74. Scavo della parte centrale del foro e definitiva liberazione della base della colonna di Focas dall'interro.

1876. Scavi nei pressi del Tempio di Antonino Pio e Faustina; la parte inferiore delle colonne ed il pronao erano già stati liberati dalla terra nel corso di scavi tra il 1807 e il 1811.

1877. Scavo del basolato della Via Sacra. Identificazione e scavo del Tempio di Vesta.

1878-79. Scavi nell'area degli Horrea Vespasiani, allora identificati con la Porticus Margaritaria (il magazzino delle perle).

1879-83. Inizio degli scavi nella Casa delle Vestali.

1880. Ripresa degli scavi lungo la Via Sacra. Liberazione della facciata del Tempio di Valerio Romolo.

1882. Scavo della Via Sacra. Scoperta dell'edicola all'ingresso dell'Atrium Vestae, un tempo contenente la statua della dea.

1886-88. Primi scavi nella Regia.

1896-98. Nuovi scavi nella zona del Tempio dei Dioscuri.

1898. Conclusione dei lavori di liberazione del Clivus Capitolinus, già messo parzialmente in luce nel 1810. Inizio delle ricerche nell'area del Comizio di età repubblicana, individuato da Mommsen nel 1845. Liberazione della facciata del Tempio del Divo Giulio. Conclusione dei lavori nella Regia. Restauro dell'edicola della Casa delle Vestali.

1899. Scoperta della base della statua equestre di Costanzo II. Individuazione del Lapis Niger. Inizio degli scavi nella Basilica Fulvia-Emilia e delle Tabernae Novae. Alcuni saggi effettuati da Rodolfo Lanciani sotto la Basilica di Massenzio rivelano resti appartenenti agli Horrea Piperataria. Smantellamento della fase imperiale della Via Sacra.

1900. Scavi della facciata della Curia. Scoperta del Sacello di Venere Cloacina. Demolizione della chiesa di Santa Maria Liberatrice e proseguimento degli scavi nella casa delle Vestali. Rimozione delle fasi imperiali del basolato all'altezza dell'arco di Tito.

1901. Scavo della chiesa di Santa Maria Antiqua e dei vicini edifici domizianei. Scavo del Lacus Iuturnae.

1904. Conclusione dei lavori per il completo isolamento del Tempio dei Dioscuri.

1900-1910. Cantiere di scavo della Basilica Emilia.

1902-1903. Scavo del sepolcreto dell'Età del Ferro presso il tempio di Antonino e Faustina.

1903. Scoperta dell'area dei Doliola, identificata con i resti del basamento dell'Equus Domitiani. Nuovi saggi di scavo nell'area del Lacus Iuturnae. Saggi di scavo di Giacomo Boni nella Basilica di Massenzio.

1904. Scoperta del Lacus Curtius. Ritrovamento della teca litica con materiale ceramico del VII secolo all'interno dei Doliola. Scoperta dei resti della domus di Marco Emilio Scauro.

1911-12. Scavo degli Horrea Agrippiana.

1930. Inizio dei lavori all'interno della Curia per la rimozione degli arredi della chiesa barocca di Sant'Adriano.

1930-32. Scavo del settore nord della Basilica Emilia.

1936-38. Ripresa e conclusione dei lavori nella Curia Iulia.

1936-39. Completamento dello scavo della Basilica Emilia, della quale vengono messi in luce tutto il lato nord e l'angolo nord-ovest.

1946-48. Saggi di scavo nella navata centrale e lungo il lato ovest della Basilica Emilia, dove vengono alla luce resti di fasi edilizie più antiche.

1953-55. Ricostruzione dell'edicola di Giuturna su disegno dell'architetto A.Davico.

1955. Restauro dell'iscrizione di Lucius Naevius Surdinus nella piazza del foro.

1960. Saggi stratigrafici all'interno della Basilica Giulia, che portano alla scoperta di parte della precedente basilica Sempronia e di una casa più antica, appartenuta probabilmente a Scipione Africano.

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