L'ARA PACIS AUGUSTAE

Per celebrare il ritorno di Augusto vittorioso dalle campagne militari in Spagna e in Gallia, il Senato nel 13 a.C. votò la costruzione di un altare monumentale per la Pace Augusta, che fu dedicato il 9 a.C. Il monumento sorgeva ad ovest della via Flaminia, nel Campo Marzio settentrionale, un'area profondamente rimodellata degli interventi augustei. L'altare vero e proprio era circondato da un recinto rettangolare di marmo, con rilievi scolpiti su due registri. All'interno la zona superiore era decorata da festoni e coppe sacrificali, mentre quella inferiore riproduceva in marmo lo steccato ligneo che aveva delimitato in origine l'area sacra. All'esterno, le lastre del registro inferiore raffiguravano girali di acanto di estrema eleganza; i rilievi superiori mostravano invece scene figurate, che illustravano i temi fondamentali della politica augustea in uno stile ispirato all'arte greca di epoca classica ed ellenistica.

I pannelli sui lati lunghi, a lato dei due ingressi, presentavano scene mitologiche legate alla fondazione di Roma e alla religione tradizionale, che Augusto intendeva valorizzare. Da un lato, la grotta detta Lupercale, dove la lupa avevo allattato Romolo e Remo, e il sacrificio di Enea agli Dèi Penati. Dall'altro lato le personificazioni della Terra rigogliosa grazie alla pace augustea e di Roma trionfante sotto il principato di Augusto. Sui lati brevi si svolgeva una processione religiosa, tra i partecipanti alla quale si possono riconoscere Augusto, Livia, Agrippa, già morto nel 12 a.C., e tutti i membri della famiglia imperiale disposti in ordine gerarchico. La posizione di ciascuno era dettata dal grado di parentela con il principe e dal ruolo nella linea di successione. Il fregio dell'altare interno coronato da volute rappresentava la cerimonia che si compiva annualmente con il sacrificio canonico delle tre vittime, maiale, pecora, toro, alla presenza delle Vestali, del Pontefice Massimo e dei sacerdoti più importanti, secondo uno stile più aderente alla tradizione romano-italica.