TOR MARANCIA: LA STREET ART CHE RISANA

APPUNTAMENTO: SABATO 20 MAGGIO 2023, H 15: A VIA DI TOR MARANCIA 63. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Tor Marancia, conosciuta un tempo con il nome di "Shanghai", è oggi apprezzata e conosciuta in tutto il mondo per accogliere, sulle facciate dei lotti di edilizia popolare del civico 43, un vasto progetto artistico di street art, dal titolo "Big City Life", che ha avuto il merito di riqualificare il quartiere e di farlo divenire un vero e proprio museo condominiale a cielo aperto.

Tor Marancia è una delle borgate governatoriali che si costituisce negli anni '30 con lo spostamento coatto degli abitanti, a seguito degli sventramenti fascisti operati nel centro della città e con l'arrivo di gruppi di emigrati meridionali. Nella vasta zona ostiense a ridosso di San Paolo fuori le Mura, questi nuovi agglomerati abitativi, rispondenti al programma del regime di decentrare la popolazione nelle aree rurali e di allontanare possibili fonti insurrezionali, ebbero però evoluzioni diverse: se la vicina Borgata Garbatella divenne una "città giardino", una speranza sociale per la popolazione operaia, la Borgata Tormarancio fu destinata ad essere appellata "Shanghai" per via della zona acquitrinosa e dei continui allagamenti, che rendevano insalubre la vita negli accampamenti e nelle baracche abusive preesistenti e poi dei nuovi alloggi rapidi e di scarsa qualità. Ricordiamo a proposito le parole di Alberto Moravia, nel racconto del 1954 "Il Pupo":

«Ebbene, io vivo a Tormarancio, con mia moglie e sei figli, in una stanza che è tutta una distesa di materassi, e quando piove, l'acqua ci va e viene come sulle banchine di Ripetta».

Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si provvederà ad affrontare i problemi di salubrità e di emergenza abitativa della zona quando nel 1948 verranno edificati i nuovi caseggiati da parte dell'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) e con la Legge De Gasperi sul risanamento delle borgate.

Il nostro percorso, partendo dall'unica opera orizzontale ossia Welcome to Shangai 35 di Caratoes, si snoderà tra gli 11 lotti del civico 63 di Viale Tor Marancia per poter apprezzare la bellezza estetica, le simbologie e i significati dei 22 murales, frutto nel 2015 dell'intervento di street artists di fama internazionale provenienti da ben 10 paesi diversi. Il progetto di Big City Life, ideato dall'associazione 999contemporary e frutto del coinvolgimento di numerosi attori istituzionali, ha avuto un riscontro mediatico e un riconoscimento di respiro mondiale, grazie anche all'aver rappresentato l'Italia in occasione della 15ᵃ Biennale di Venezia. Il percorso ci consentirà di affrontare in generale il complesso tema della street art istituzionale con le sue implicazioni e contraddizioni, e in particolare di cogliere la specificità di questo intervento urbano che ha avuto il merito di puntare i riflettori sul problema dell'isolamento e dell'immobilità delle periferie e di innescare processi duraturi di micro-economia, di riappropriazione e valorizzazione da parte della comunità (testo a cura dott.ssa Margherita Sozio).

La visita guidata alla street art di Tor Marancia è gratis per i Soci di Roma Bella. La tessera (euro 15) si può fare anche sul posto, vale 12 mesi, consente di aderire a un numero illimitato di attività culturali gratuite.

Foto sotto: cortesia Max Pinci.