IL PASSETTO DI BORGO - VISITE GUIDATE NOTTURNE

LE VISITE GUIDATE SERALI AL PASSETTO PER IL 2019 SONO TERMINATE. RIPRENDERANNO A LUGLIO 2020. 

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Il Passetto di Borgo, chiamato anche "er Corridore de Borgo" in dialetto romanesco, è un passaggio pedonale sopraelevato lungo 800 metri, a circa 12 metri di altezza dall'odierno livello stradale, che collega i Palazzi Apostolici della Città del Vaticano con Castel Sant'Angelo.

La funzione principale del Passetto di Borgo era quella di consentire al pontefice di rifugiarsi dentro le solide mura della fortezza di Castel Sant'Angelo in caso di pericolo. Funzione secondaria era quella di costituire un bastione che permettesse di avere un miglior controllo su tutta la zona del Borgo Santo Spirito a ridosso della Basilica di San Pietro.

La storia del Passetto inizia alla metà del VI secolo d.C., quando Roma subì per due volte, durante le guerre gotico-bizantine, l'assalto dei Goti, una prima volta nel 537 e una seconda volta nel 546. I Goti invasori si asserragliarono sulla riva destra del Tevere, costituendo un insediamento protetto da mura in tufo, chiamato in antico alto tedesco "burg" = accampamento fortificato, da cui deriva il nome Borgo dato oggi a tutta la zona. Terminata la guerra, le mura dell'antico accampamento dei Goti rimasero inutilizzate per secoli e caddero in abbandono.

Nel 1277 papa Niccolò III Orsini, consapevole dell'importanza di poter disporre rapidamente della imprendibile rocca di Castel Sant'Angelo in caso di pericolo, ebbe l'intuizione di collegare la poco sicura cittadella vaticana al Castello utilizzando come cammino di ronda sopraelevato, la cresta del muro nord dell'antico "burg" dei Goti, ancora in piedi. Nacque così il Passetto, la cui struttura rimase invariata fino al 1494, quando un altro papa, Alessandro VI Borgia, decise di raddoppiarne l'altezza costruendovi sopra un altro camminamento, e trasformando il percorso scoperto di Niccolò III in un corridoio chiuso, ben più sicuro, lasciando al corpo di guardia il passaggio superiore scoperto e merlato.

Tutta la struttura è rimasta praticamente intatta fino ai giorni nostri, ed in alcuni punti si può ancora vedere la originaria tessitura in blocchi di tufo e peperino, realizzata dei Goti nel VI secolo. Non esistevano invece le porte che attualmente permettono la comunicazione ed il passaggio delle strade tra i due lati del Passetto. Essere furono aperte a partire dalla seconda metà del XVI secolo per non interrompere l'unità architettonico-urbanistica di tutto il quartiere e per consentire un più agevole passaggio della popolazione da un lato all'altro, a causa della veloce espansione del nuovo Borgo Pio a nord del Passetto stesso, promossa da papa Pio IV Medici di Marignano.

Celeberrima è la fuga che nel maggio del 1527 vide protagonista papa Clemente VII (Giulio de' Medici); egli si rifugiò a Castel Sant'Angelo tramite il Passetto durante il Sacco di Roma effettuato dai Lanzichenecchi di Carlo V, che piombarono sulla città proprio dalla cittadella vaticana, compiendo saccheggi e violenze di ogni tipo. La città, traumatizzata dalla calata dei terribili mercenari, si riprese lentamente a partire dal pontificato di Paolo III Farnese (1534 - 1549) che promosse molti interventi di restauro e decorazione (tra i vari edifici e monumenti di Roma) proprio all'interno del Castello.