L'EUR, IL PENTAGONO METAFISICO DELLA TERZA ROMA

APPUNTAMENTO: DOMENICA 28 APRILE 2024, H 15 DAVANTI AL "COLOSSEO QUADRATO", indirizzo: QUADRATO DELLA CONCORDIA 3. DURATA: 1 H E 45'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Il quartiere EUR o E42, appellato con molteplici nomi e definizioni, è innanzitutto acronimo di Esposizione Universale di Roma del '42. La sua monumentalità, le sue geometrie pure e razionali oltre a ricordarci i sogni interrotti della cosiddetta "Terza Roma", la Roma fascista, hanno negli anni suggestionato molteplici registi, da Fellini a Sorrentino, che hanno contribuito così a fissare il quartiere nella coscienza collettiva per la sua bellezza scenografica.

L'area, dalla forma pentagonale, emerge come proposta progettuale nel 1935 dal governatore di Roma Giuseppe Bottai. Quest'ultimo avanza a Benito Mussolini l'idea di candidare Roma come sede per l'Esposizione Universale del 1942. La realizzazione del quartiere diveniva così pretesto per glorificare il paese, in particolare il genio della Civiltà Italica, nonché celebrare le conquiste coloniali e il ventesimo anniversario del regime, previsto per il medesimo anno. Le finalità erano congeniali con le volontà mussoliniane, da un lato di porsi in continuità con la grandezza dell'antichità e di creare un simbolo tangibile della Terza Roma, dopo la Roma degli imperatori e dei papi, dall'altro garantire un'espansione della città verso il mare. Nel 1936 venne costituito l'Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma che avrebbe dovuto trasformare questo progetto in realtà grazie ad un gruppo di architetti e urbanisti sotto la guida del celebre Marcello Piacentini, ideatore dello stile monumentalista, marchio di fabbrica del regime.

Tuttavia allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale i cantieri furono arrestati e dopo anni di abbandono, furono ripresi terminando le opere che erano rimaste incompiute. Tra gli anni '50 e '60 l'area si arricchì di palazzi, uffici e Ministeri, divenendo il business center della capitale, fino al più recente intervento architettonico, non poco dibattuto, del Nuovo Centro Congressi, noto come "La Nuvola" e simbolo del volto contemporaneo dell'Eur.

La nostra passeggiata prenderà avvio dall'edificio-icona dell'intero quartiere, il Palazzo della Civiltà Italiana e del Lavoro, conosciuto come "Colosseo Quadrato" (1938-42 di Guerrini, Lapadula, Romano) e che si qualifica per la sua solenne semplicità, esaltata dal gioco perfetto di alternanza di luci e ombre, prodotte dalla serie di arcate, chiaro riferimento all'Anfiteatro Flavio.

Proseguendo lungo il viale della Civiltà del Lavoro, incontreremo prima il cosiddetto Palazzo Uffici (1937-39 di Minnucci). L'edificio, primo del progetto dell'Esposizione Universale ad essere terminato, oggi sede dell'Eur S.p.a, bilancia il rigorismo delle sue masse architettoniche con importanti elementi decorativi di finalità propagandistica.

Prendendo via Cristoforo Colombo, antica Via Imperiale e, secondo il progetto, arteria che doveva collegare l'antica Roma con la nuova, attraverseremo Piazza delle Nazioni Unite, un tempo Piazza delle Esedre, per via dei due emicicli che, citando i mercati traianei, avrebbero dovuto costituire delle quinte scenografiche per la Porta Imperiale, mai costruita. Le due ali ospitano i Palazzi dell'Inps e dell'INA (1938-52 di Muzio, Paniconi, Pediconi).

In Piazza Kennedy ammireremo il Palazzo dei Congressi (1938-54 di Libera) con le sue linee coniuganti classicismo e modernismo e celebre per custodire grandi opere decorative di artisti noti del '900, come Achille Funi, Gino Severini e Angelo Canevari.

Poi volgeremo verso il Palazzo della Civiltà Romana (1939-52 di Aschieri, Bernardini, Pascoletti e Peressutti), un complesso monumentale, emblematico per le sue imponenti masse murarie in peperino scuro che contrastano con il biancore delle colonne di ordine gigante e sede dell'omonimo museo, del Planetario e del Museo Astronomico di Roma.

A fine del viale della Civiltà romana, passando tra i due mosaici monumentali di Depero e Prampolini, si giungerà nel cuore nevralgico del quartiere, Piazza Marconi (1939 di Fariello, Muratori, Quaroni, Moretti) con il suo Obelisco (1937-59 di Dezzi) dedicato all'inventore della radio.

Infine, passando dinanzi la facciata principale de "La Nuvola" di Fuksas (2008-16), di cui apprezzeremo l'inventiva strutturale e progettuale, termineremo il percorso lungo l'argine nord del Lago all'interno del Parco (1951-62 di Vico), cui spettava un ruolo di grande importanza nel contesto del progetto originario.

La posizione, lungo il percorso chiamato "Passeggiata del Giappone" permetterà con un ultimo sguardo panoramico, di cogliere gli edifici osservabili in lontananza: il Palazzo dello Sport (1951-62 di Piacentini, Nervi) e il Fungo (1957-59 di Colosimo, Capozza) a sud e il grattacielo dell'Eni a ovest.

(Testo a cura dott. Margherita Sozio)

La visita guidata all'Eur è gratuita per i Soci di Roma Bella. La tessera di iscrizione costa 15 euro, vale 12 mesi, si può fare anche sul posto, consente di prendere parte ad un numero illimitato di attività culturali per 12 mesi.