IL PASSETTO ED IL SACCO DI ROMA DEL 1527

LE VISITE GUIDATE SERALI AL PASSETTO PER IL 2019 SONO TERMINATE. RIPRENDERANNO A LUGLIO 2020. 

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La visita guidata del passetto di Castel Sant'Angelo ci offrirà l'occasione per introdurre l'argomento del Sacco di Roma del 1527. Esso fu una diretta conseguenza della iniziativa di papa Clemente VII Medici di fondare nel 1526 una lega antiasburgica, nota come Lega di Cognac. Di essa facevano parte, oltre al Re di Francia, i maggiori Stati della Penisola: Ducato di Milano, Repubbliche di Venezia e di Genova oltre a Firenze, in mano ai Medici.

La guerra si sviluppò presto a vantaggio di Carlo V D'Asburgo, i cui eserciti finirono con l'avvicinarsi a Roma. L'assalto all'Urbe, che espose al rischio la vita dello stesso papa, costretto a rifugiarsi a Castel Sant'Angelo proprio percorrendo il passetto, cominciò il 6 maggio 1527. I più feroci assalitori, a fianco delle schiere spagnole, furono i Lanzichenecchi tedeschi, in gran parte di religione luterana e quindi nemici del papato. Asserragliato a Castel Sant'Angelo, Clemente VII il 26 novembre dello stesso anno siglò un accordo che lo reintegrava nel potere sui suoi territori - con l'eccezione di alcuni caposaldi strategici -, ma lo vincolava alla convocazione di un concilio e al pagamento di una ingente somma. Il 6 dicembre 1527 il papa lasciò Roma per raggiungere Orvieto; dopo pochi mesi riparò a Viterbo, dove si trattenne fino alla fine dell'occupazione. Dopo una serie interminabile di violenze di ogni tipo, devastazioni delle chiese, incendi e saccheggi, anche dovuti al fatto che i soldati di Carlo V non avevano ricevuto il "soldo" ovvero la paga, gli eserciti imperiali lasciarono Roma. La città rimase prostrata per diversi anni, e la popolazione urbana diminuì drasticamente - da 53.000 a 30.000 persone -, tra il 1527 ed il 1528 (i Lanzichenecchi in particolare erano anche portatori di peste).

CURIOSITA': il termine Lanzichenecco deriva dall'antico alto-tedesco Landsknecht, cioè servo della terra o servo della gleba (Land = terra + Knecht = servitore); accadeva spesso infatti che, con il mutare dei legami di tipo ancora feudale caratteristici del periodo rinascimentale, gli umilissimi servi della gleba tentassero la sorte unendosi in compagnie mercenarie di fortuna, puntando ad arricchirsi con il bottino dei loro efferati saccheggi. Furono creati da Massimiliano I nel 1487 imitando i mercenari svizzeri, di cui divennero presto acerrimi nemici.