I MOSAICI DELLA BASILICA DI SANTA PRASSEDE

APPUNTAMENTO: DOMENICA 10 MARZO 2024, H 16, ALL'INGRESSO IN VIA DI SANTA PRASSEDE 9/A. LA GUIDA AVRA' UN CARTELLO "ROMA BELLA".

DURATA 1 H. PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Edificio di culto carolingio, nella chiesa di Santa Prassede si assiste alla rinascita del mosaico dopo la fase di declino del periodo iconoclasta. La decorazione musiva stesa ad ornamento dell'arco trionfale, delle pareti del transetto e del catino absidale rimanda ad origini paleocristiane sia per la scelta del tipo di ornamento sia per la tecnica esecutiva.

Si tratta infatti di mosaici eseguiti esclusivamente con tessere vitree secondo la comune tradizione romana. Punto di riferimento di questi mosaici è la decorazione realizzata sull'arco trionfale e nel catino absidale della chiesa dei Santi Cosma e Damiano al foro romano. La quantità e la disposizione dei personaggi rappresentati, la scelta dei colori, la corrispondenza tra la sistemazione dei mosaici e l'architettura rimanda visibilmente alla basilica sorta nel foro.

Il programma iconografico del catino vede Cristo, al centro, circondato dai santi e dal Papa Pasquale I recante il modellino dell'edificio. Il colore oro caratterizza lo sfondo della teoria di agnelli che convergono verso l'Agnello di Cristo rappresentati nella fascia sottostante, mentre, esempio pressoché unico nell'Alto Medioevo romano, per rappresentare il nimbo dell'Agnello di Dio sono utilizzate tessere d'argento, materiale molto raro all'epoca. Sull'arco trionfale, in fondo alla navata centrale, la ricchezza e lo splendore dei materiali allude a Gerusalemme: all'interno delle mura della città, simbolo della salvezza eterna, sono raffigurati Cristo fra 2 angeli, apostoli e santi. I beati sono accolti alle porte della città da angeli che camminano su un terreno fiorito. Sullo sfondo il cielo, di uno splendido blu, è carico di nuvole.

Anche la decorazione della cappella di San Zenone, uno dei più splendidi sacelli che l'Alto Medioevo ci abbia lasciato, è ispirata a schemi figurativi tardoantichi: all'interno il fondo oro splende su tutta la superficie musiva tranne sulla sommità della volta dove Cristo, in veste dorata, si staglia sul fondo di colore azzurro.

Visita guidata gratuita; si prega di portare monete per illuminare le cappelle laterali. La tessera di Socio (€15) si fa in loco, vale 12 mesi e consente di prendere parte gratis a un numero illimitato di attività culturali.

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