SAN FRANCESCO A RIPA

SAN FRANCESCO A RIPA

APPUNTAMENTO: DOMENICA 14 GENNAIO 2024, H 16, ALL'INGRESSO DELLA CHIESA IN PIAZZA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI. DURATA VISITA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

La chiesa di San Francesco a Ripa è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato nel rione Trastevere in piazza di San Francesco d'Assisi. La chiesa deve la sua denominazione alla vicinanza con il soppresso porto di Ripa Grande, affacciato sul Tevere fino al XIX secolo.

L'attuale complesso sorge nel medesimo luogo di un antico ospedale e ospizio per la cura e l'accoglienza dei poveri dedicato a San Biagio ed edificato nel X secolo; esso dipendeva dal vicino monastero benedettino cluniacense dei Santi Cosma e Damiano e, grazie all'interessamento di Giacoma de Settesoli, vi trovò alloggio anche Francesco d'Assisi durante le sue visite al papa tra il 1209 e il 1223. La stessa Giacoma, insieme a Pandolfo II degli Anguillara, fu la promotrice di un restauro dell'intero complesso donato all'Ordine dei frati minori nel 1229, che presto divenne il fulcro della devozione francescana nella città di Roma.

 La facciata, opera di Mattia de Rossi, dà su una piazza al centro della quale si trova un monumento di modeste dimensioni eretto nel 1847 da papa Pio IX e costituito da una colonna ionica scanalata sormontata da una croce in ferro battuto.[7]Il prospetto settecentesco è a salienti e ha un maggiore sviluppo orizzontale rispetto a quello dell'aula; la parete è movimentata da due ordini di lesene e da alti cornicioni ed è caratterizzata dalle due volute poste a coronamento delle navate laterali e dal timpano semicircolare di quella maggiore. Non è più presente il campanile medioevale, sostituito da uno a vela a un fornice, edificato nel 1734 da Giuseppe Sardi e posto al di sopra del transetto di destra.


Sopra l'altare della cappella Paluzzi Albertoni vi è la Beata Ludovica Albertoni, scolpita da Gian Lorenzo Bernini per il cardinale Paluzzi (nipote di papa Clemente X) tra il 1671 e il 1675. La statua, vero esempio di trasporto mistico-carnale e di estasi barocca, è collocata su uno spettacolare drappo in diaspro sopra la mensa dell'altare della cappella; la parete di fondo, sempre secondo i suggerimenti di Gian Lorenzo Bernini, è stata scenograficamente arretrata per permettere alla luce di penetrare nell'ambiente da due finestre laterali nascoste, creando un effetto quasi soprannaturale, proprio come nell'Estasi di Santa Teresa della chiesa di Santa Maria della Vittoria.[12] La pala della cappella, inquadrata da teste di cherubini in stucco che ribadiscono il sentore di apparizione mistica che pervade tutto il sacello, è del Baciccio e raffigura la Madonna col Bambino e Sant'Anna (1675 circa).

Nella parete di fondo del braccio di destra del transetto, si apre la cappella dedicata ai santi Pietro d'Alcántara e Pasquale Baylón, patronato della famiglia Pallavicini Rospigliosi, la cui fastosa decorazione in marmi policromi venne realizzata su progetto di Nicola Michetti e Ludovico Rusconi Sassi tra il 1710 e il 1725; del primo (con statue di Giuseppe Mazzuoli) è il monumento funebre di Stefano e Lazzaro Pallavicini (1713, sulla parete di sinistra), come anche quello di Maria Camilla e Giovanbattista Pallavicini (1714-1719, sulla parete di destra), mentre gli stucchi della volta sono attribuiti a Tommaso o Giuseppe Chiari, quest'ultimo autore della pala dell'altare raffigurante i santi titolari della cappella. Sulla parete di sinistra della cappella Mattei (terza di sinistra) vi è il monumento funebre di Laura Frangipani, con busto della defunta opera di Andrea Bolgi (1637). Sopra l'altare della prima cappella di sinistra vi è un dipinto del fiammingo Maarten de Vos raffigurante l'Immacolata Concezione; in un locale annesso a quest'ultima si trovano, dal 1992, le spoglie mortali di Giorgio de Chirico, benefattore dei frati minori cui era particolarmente legato.

La visita guidata con l'associazione culturale Roma Bella è gratis. Si prega di munirsi di monete per illuminare le cappelle laterali. La tessera di Socio (€15) si fa in loco, vale 12 mesi e consente di prendere parte gratis a un numero illimitato di attività culturali.