L'AREA SACRA DI LARGO ARGENTINA

L'AREA SACRA DI LARGO ARGENTINA

APPUNTAMENTO: DOMENICA 10 MARZO 2024 H 14 A LARGO ARGENTINA SOTTO ALLA TORRE DEL PAPITO. DURATA: 1 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA. PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Un nuovo percorso per la prima volta consente al pubblico di accedere e visitare uno dei più importanti siti archeologici di Roma.Nel 1926 i lavori di demolizione del vecchio quartiere compreso tra via del Teatro Argentina, via Florida, via S. Nicola de' Cesarini e corso Vittorio Emanuele per la costruzione di nuovi edifici riportarono alla luce uno dei più importanti complessi archeologici della città. Inaugurata il 21 aprile del 1929 da Benito Mussolini, l'Area Sacra di Largo Argentina ha mantenuto da allora il proprio aspetto di piazza lastricata su cui sorgono quattro templi, convenzionalmente indicati con le prime lettere dell'alfabeto in assenza di una identificazione certa.

La storia antica dell'area inizia agli esordi del III secolo a.C., quando, sull'originario piano di campagna costituito da terra battuta e ghiaia, viene costruito il tempio C, dedicato probabilmente alla dea Feronia. Seguono in successione il tempio A (metà del III secolo a.C., dedicato a Giuturna), il tempio D (inizi II secolo a.C., dedicato ai Lares Permarini), e il tempio B (fine II secolo a.C., dedicato alla Fortuna huiusce diei). Contestualmente all'ultimo edificio viene messo in opera il primo pavimento, in lastre di tufo, probabilmente dopo il devastante incendio del 111 a.C.

Un altro incendio, nell'80 d.C., provoca una radicale trasformazione sotto l'imperatore Domiziano: al di sopra delle macerie spianate viene realizzato un nuovo pavimento in lastre di travertino, e vengono ricostruiti il portico settentrionale e gli alzati dei tempi.

Nel corso del V secolo ha inizio la fase di abbandono e trasformazione dell'area, con strutture che potrebbero riferirsi a un complesso monastico e, tra VIII e IX secolo, a case aristocratiche. A quest'ultimo secolo, infine, appartengono le prime testimonianze di una chiesa all'interno del tempio A, che nel 1132 viene dedicata a San Nicola, con la denominazione prima de' Calcarario e poi de' Cesarini. Sull'edificio medievale (di cui si conserva parte dell'abside decorato del XII secolo) in età barocca viene impostato un nuovo edificio sacro, poi distrutto durante le demolizioni del Governatorato.

Il 20 giugno 2023, a conclusione dei lavori condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina e resi possibili grazie a un atto di mecenatismo della Maison Bulgari, l'Area Sacra viene riaperta al pubblico, con un nuovo percorso su passerella che per la prima volta permette di apprezzare a distanza ravvicinata e in modo sistematico le strutture. Due aree espositive - allestite nel limite orientale dell'Area e nel portico della Torre del Papito - mostrano una selezione dei numerosi reperti rinvenuti durante le demolizioni e gli scavi di epoca fascista.
Il nuovo percorso archeologico consente di ammirare tutto ciò ad una distanza ravvicinata e di camminare allo stesso livello di strutture che per decenni cittadini e turisti hanno osservato solo dal piano stradale.

La visita guidata è gratuita con l'associazione Roma Bella. La tessera di Socio (€15) si fa in loco, vale 12 mesi e consente di prendere parte gratis a un numero illimitato di attività culturali.