LE VICENDE EDILIZIE DEL FORO ROMANO DA AUGUSTO ALL'ETA' TARDO ANTICA

L'attività edilizia di Augusto nel foro romano trasformò il lato corto orientale della piazza repubblicana in uno spazio vòlto alla glorificazione della famiglia Giulia, significativamente contrapposto al lato corto occidentale, con la Curia, i Rostri più antichi e il Tempio di Saturno, i simboli della tradizione repubblicana, rispetto alla quale il regime augusteo si poneva come la provvidenziale conseguenza. Davanti al Tempio del Divo Giulio, dedicato al fondatore della dinastia divinizzato, fu costruita dunque una nuova tribuna degli oratori, i "Rostra ad Divi Iulii", adorna dei rostri delle navi di Antonio e Cleopatra catturate ad Azio nel 31 a.C., mentre il tempio fu affiancato a sud e a nord da due archi commemoranti l'uno la vittoria di Augusto su Antonio ad Azio e l'altro la vittoria sui Parti, quest'ultimo collegato al portico che delimitava la Basilica Fulvia-Emilia, dedicato a Gaio e Lucio Cesari, nipoti e figli adottivi del Princeps, eredi designati alla successione.

L'attività edilizia delle successive dinastie imperiali aggiunse elementi di prestigio all'area del foro romano, che a seguito degli interventi di età augustea aveva ormai assunto un aspetto sontuoso e monumentale. E' nel solco tracciato da Augusto con la costruzione del Tempio del Divo Giulio che furono edificati il Tempio di Vespasiano e Tito e il Tempio dedicato da Antonino Pio alla moglie Faustina, morta e divinizzata nel 141 d.C., in seguito intitolato allo stesso imperatore dopo la sua morte.

All'estremità occidentale del foro, il punto in cui la Via Sacra si divideva per raggiungere le due alture del Campidoglio venne occupato agli inizi del III secolo d.C. dall'Arco di Settimio Severo, celebrante le vittorie dell'imperatore sui Parti.

Dopo i danni causati dall'incendio neroniano del 64 d.C., numerosi interventi di rifacimento si resero necessari anche a seguito dei successivi devastanti incendi che a più riprese danneggiarono gli edifici del foro romano tra la fine del II secolo d.C. e l'età tardo-antica. Il Tempio di Vesta e la Casa delle Vestali vennero quasi interamente ricostruiti dopo l'incendio del 191 d.C., mentre molti degli edifici della zona occidentale (Curia, Tempio di Saturno, Basilica Giulia), danneggiati dall'incendio sotto Carino (283 d.C.), furono ricostruiti sotto Diocleziano. I danni dovuti al sacco di Alarico del 410 d.C., che interessarono nuovamente la basilica Giulia e la Fulvia-Emilia, furono riparati nel corso del V secolo d.C.

L'ultimo intervento di notevole consistenza nel foro romano e nelle sue immediate adiacenze risale agli inizi del IV secolo d.C. e reca la firma dell'imperatore Massenzio. Questi, fissando nuovamente a Roma la propria capitale in aperto contrasto con le nuove sedi del potere imperiale scelte dai Tetrarchi (Nicomedia e Tessalonica per la parte orientale dell'Impero e Milano e Treviri per la parte occidentale), volle dare nuovo impulso all'antico cuore politico e religioso, carico dei simboli della sua storia millenaria. In questa logica si spiega la scelta di erigere la statua di Marte presso il Lapis Niger, di ricostruire il Tempio di Giove Statore, edificato secondo la tradizione nel punto in cui i Latini avevano arrestato l'impeto dei Sabini guidati da Tito Tazio, dedicandolo forse al contempo anche alla memoria del proprio figlio Valerio Romolo. L'edificio più rappresentativo dell'attività di Massenzio è però senza dubbio l'imponente basilica costruita sulla collina della Velia, nella quale è stata riconosciuta la sede del Praefectus Urbi, una figura amministrativa che in età tardo-antica divenne fondamentale per la gestione dell'Urbe.

La lunga storia monumentale del foro romano si chiude con l'erezione nel 608 d.C. della Colonna di Focas, un oscuro e sanguinario imperatore bizantino, distintosi agli occhi della Chiesa e del popolo romano solo per aver fatto dono al Papa Bonifacio IV del Pantheon, subito trasformato in chiesa con il nome di Santa Maria ad Martyres.

Per richiedere informazioni sulla visita guidata per le scuole al foro romano, Palatino, Colosseo ed ai fori imperiali, inviare una mail a inforomabella@virgilio.it , lasciando i propri dati ed un recapito telefonico per essere ricontattati. La durata complessiva del percorso didattico è di 3 ore. Gli ingressi sono TUTTI GRATUITI per le scuole con l'elenco degli alunni.