Culti Orientali ad Ostia Antica

Visita guidata ai luoghi dei Culti Orientali ad Ostia Antica

APPUNTAMENTO DOMENICA 1 OTTOBRE 2023, H 11: DI FRONTE ALLA BIGLIETTERIA DEGLI SCAVI, IN VIALE DEI ROMAGNOLI 717, OSTIA ANTICA (RM). DURATA DELLA VISITA GUIDATA: 2,30 H. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA. INGRESSI GRATIS PER LA PRIMA DOMENICA DEL MESE.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA scrivendo con whatsapp alla dott. Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106 o chiamando i n. tel. 0661661527 o 3396798106 (attivi tutti i giorni h 8-20) o via mail a inforomabella@virgilio.it,

Magna Mater (Cibele) ed Attis

Fino alla metà circa del I sec. d.C le testimonianze ostiensi dei culti orientali sono assenti a causa degli scarsi rapporti fra Ostia e l'Oriente mediterraneo, anche se intensi rapporti culturali, economici e religiosi sono già documentati nell'VIII a.C. con la Magna Grecia e il resto dell'Italia.

Da quel momento in poi, grazie all'appoggio flavio e traianeo e alla massiccia presenza di liberti di origine greca, tali credenze subiranno un massiccio incremento.

Fra queste la più importante è senz'altro la Magna Mater, protettrice degli Eneadi, legata a Venere Genitrice e alla stessa fondazione di Roma, nonché alla figura di Cesare, Augusto e alla dinastia giulio-claudia.

Il tempio vero e proprio sorge all'interno di un'area piuttosto periferica, il Campus, attrezzata per assolvere alle differenti operazioni cultuali connesse anche con le divinità minori, lì presenti, collegate alla cerchia di Cibele.

Si tratta di uno spazio triangolare posto fra la terminazione sud del cardo maximus (uno degli assi viari più importanti di Ostia), la Porta Laurentina e le mura repubblicane. L'area fu messa in luce dal Visconti, tra il 1867 ed il 1869 e nuovamente scavata dal Calza fra il 1938 ed il 1942 per l'Esposizione Universale dell'EUR (mai attuata) da tenersi nel 1942. Le sculture pregevolissime, provenienti dalle due esplorazioni, conservate per lo più nei Musei Vaticani, furono pubblicate da Raissa Calza nel 1959 e nel 1962.

Cerimonie complesse di carattere iniziatico avvenivano all'interno del Campus a partire dal 15 marzo (Canna Intrat) per poi concludersi il 28 (Initium Caiani)

In realtà il primo luogo dove si svolse il cruento rituale fu il colle Palatino dove fu fondato nel 191 a. C. il primo santuario della dea, poi inserito dall'imperatore Augusto nella sua dimora.

Il valore fortemente esoterico è di estremo interesse e verrà puntualmente spiegato alla luce delle testimonianze archeologiche in situ, che sono le seguenti:

Tempio di Cibele

Santuario di Attis

Tempio di Bellona

Schola degli Hastiferi

Il Culto di Mitra

Esoterismo, misticismo, astronomia e astrologia caratterizzano anche l'antichissimo culto di Mitra, presente ad Ostia Antica con ben 15 mitrei accertati.

Mithras dio iranico del cielo diurno, garante dell'ordine cosmico ed etico insieme, era conosciuto come Mitra fin dall'età del Bronzo in Anatolia e poi nella Persia prima di Zoroastro, portatore inoltre, insieme a Varuna, del Bene di Ahura Mazda durante il periodo avestico ( dal nome del libro sacro medio-persiano della fine del VII secolo a.C.). Il nome Mitra (contratto, amicizia) contiene già nella sua etimologia le caratteristiche che saranno proprie del culto. E' infatti il dio che si fa garante dei patti fra il re e i compagni d'arme e questa valenza, incentrata su un forte concetto di lealtà, si ritroverà espressa anche nei confronti dell'imperatore.

Solitamente i mitrei, distribuiti in tutti i quartieri della città, si impiantarono in edifici preesistenti, spesso di carattere pubblico (terme, horrea, magazzini, abitazioni, edifici di incerta destinazione), talvolta caduti in disuso, di non elevato costo, e adattabili alle esigenze del culto. Dovevano infatti avere requisiti specifici: l'ingresso non doveva mai essere in asse con la navata per mantenere la necessaria segretezza dei riti, e, possibilmente, se non ricavati in ambienti sotterranei, modificati perché ricordassero la grotta cosmica dove il dio era nato e dove compie il sacrificio del toro, necessario per la salvezza dell'umanità.

Purtroppo aperti al pubblico e agevolmente visibili sono soltanto tre, ma sono di gran lunga i più importanti per la comprensione di un culto di grande fascino che fu letteralmente "saccheggiato" dalla nascente religione cristiana che utilizzò largamente iconografie e simboli, di questa come di altre religioni già note, per una maggiore e veloce diffusione.

Il Mitreo di Felicissimo con la rappresentazione dell'intero excursus iniziatico, visibile (con una sostanziale differenza) solo nel Mitreo di Santa Prisca a Roma.


Il Mitreo degli Animali nel Campus della Magna Mater a testimoniare il sincretismo religioso predominante a Roma, ma già presente nel tardo ellenismo.

Il Mitreo delle Terme del Mitra l'unico che ci permette, sia da un punto di vista contestuale che cultuale, di comprendere luoghi e misteri mitriaci.

Testo a cura della Dott. Giovanna Arciprete

La visita guidata con l'associazione culturale Roma Bella è gratis. La tessera di Socio (€15) si fa in loco, vale 12 mesi e consente di prendere parte gratis a un numero illimitato di attività culturali.