SANTA MARIA IN VIA LATA CON I SOTTERRANEI E SAN MARCELLO AL CORSO
APPUNTAMENTO: SABATO 4 MARZO 2023 H 10 ALL'INGRESSO DI SANTA MARIA IN VIA LATA IN VIA DEL CORSO 306. DURATA 1 H E 45'. LA GUIDA SARA' RICONOSCIBILE CON UN CARTELLO ROMA BELLA.
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20), mail a: inforomabella@virgilio.it, o compilare il form sotto.
La Chiesa di Santa Maria in Via Lata è stata realizzata su un portico risalente al I secolo d.C. parallelo alla via Flaminia, ritenuto erroneamente nell'Ottocento parte dei Saepta Iulia, che in studi recenti sono stati invece localizzati accanto al Pantheon. Il portico fu in epoca tardo-imperiale trasformato in ambiente ad uso commerciale; in tale ambiente nel VI secolo fu fondata una diaconia con accanto un piccolo oratorio, che è all'origine della attuale chiesa.
Nei sotterranei della chiesa, prima tappa della nostra visita guidata, potremo osservare una cripta dove erano vari affreschi medievali, distaccati per ragioni conservative ed ora esposti nel Museo Nazionale Romano della Crypta Balbi. Nel sotterraneo possiamo osservare le riproduzioni di detti affreschi, alcuni splendidi marmi in opera cosmatesca ed anche una colonna marmorea alla quale, secondo la tradizione cristiana, sarebbe stato legato San Paolo.
Dopo aver visitato il sotterraneo ci dedicheremo alla chiesa superiore, completata già nel corso del IX secolo. Alla fine del XV secolo essa fu completamente ricostruita su commissione di papa Innocenzo VIII Cybo di cui possiamo vedere lo stemma sul lato della chiesa via Lata; nello stesso periodo furono eliminati i resti dell'Arcus Novus costruito da Diocleziano nel 303 e fu distrutta l'antichissima chiesa di San Ciriaco de Camilliano.
Nel 1639 Santa Maria in Via Lata fu ricostruita da Cosimo Fanzago; la facciata fu terminata nel 1658-1660 su progetto di Pietro da Cortona. Nella chiesa si trovano anche un'icona della Vergine avvocata del XIII secolo, ritenuta miracolosa, e le reliquie di Agapito, martire del III secolo.
Uscendo da Santa Maria in Via Lata commenteremo una delle famose statue parlanti di Roma, "il facchino di Via Lata" e poi visiteremo la vicina chiesa di San Marcello al Corso.
Secondo la tradizione sarebbe stata eretta sopra la prigione di Papa Marcello I (martire nel 309), è elevata alla dignità di titulus già intorno al 418, quando vi viene nominato papa Papa Bonifacio I. Nell'VIII secolo, papa Adriano I fece ricostruire un nuovo tempio nello stesso luogo, i cui resti si trovano sotto la chiesa odierna.
Il 22 maggio 1519 fu devastata da un incendio, dal quale si salvò un crocifisso in legno del XIV secolo. L'evento miracoloso fece nascere un gruppo di preghiera denominato "Compagnia del SS. Crocifisso". Per la ricostruzione venne organizzata una raccolta di fondi che però furono in parte impiegati per riparare i danni del Sacco di Roma del 1527. Il progetto fu affidato a Jacopo Sansovino ma dopo la partenza di quest'ultimo da Roma, i lavori furono terminati da Antonio da Sangallo il Giovane. Nel 1692-1697 fu terminata la facciata, opera di Carlo Fontana.
Sotto l'altare maggiore, ornato con un ricco opus sectile del XII secolo, sono custodite le reliquie di vari santi, tra cui papa Marcello e Santa Emerita.
La visita guidata della nostra associazione è gratuita; si fa una offerta per l'apertura del sotterraneo. La tessera di Socio si può richiedere anche sul posto, costa 15 euro, vale 12 mesi, consente di aderire a un numero illimitato di iniziative culturali gratuite con l'associazione Roma Bella.