IL SARCOFAGO DEGLI SPOSI, CAPOLAVORO DELL'ARTE ETRUSCA

Il Sarcofago degli Sposi è uno dei capolavori della Coroplastica Etrusca, ovvero "l'arte di plasmare la terracotta", tecnica in cui gli artigiani etruschi erano famosi già nell'antichità.

Risale alla fine del VI secolo a.C., ed è esposto al piano terreno del Museo; è una tappa fondamentale della visita guidata per le scuole al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Il sarcofago fu scoperto nel XIX secolo durante scavi condotti nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri, di cui oggi non si hanno notizie certe che permettano di contestualizzare il reperto. Un sarcofago della stessa categoria e prodotto verosimilmente dalla stessa bottega artigiana ceretana, si trova nel Museo del Louvre a Parigi.

La scultura rappresenta una coppia di sposi semi-recumbente su un triclinio, a banchetto. Le figure portano capelli lunghi secondo la moda greco-ionica dell'epoca, gli occhi sono allungati, il mento è prominente, i volti sembrano sorridere, secondo la modalità di rappresentazione tipica del periodo dell'arte etrusca sottoposto all'influenza dell'arte delle città greche dell'Asia Minore.

La donna porta il "tutulus", un copricapo di lana grezza caratteristico anche questo della moda ionica, e dei sandali a punta, mentre l'uomo ha barba lunga e appuntita. La statua fu realizzata in più sezioni poi unite dopo la cottura, ed era anche dipinta; oggi purtroppo il capolavoro è molto lacunoso e la finissima pittura è quasi del tutto scomparsa.

I due sposi sono raffigurati su una klìne, un letto conviviale ricoperto di stoffe e cuscini, sopra il quale i commensali si adagiavano durante i banchetti. Il letto ha zampe ornate con volute, il materasso è provvisto di coperta e cuscino.

Gli sposi sono rappresentati in condizione di perfetta parità, come se partecipassero insieme, rivestiti della stessa importanza sociale, ad un sontuoso banchetto. Ciò dimostra la posizione di rilevanza della donna nella società etrusca, che non fu accettata presso i Romani, i quali non ammettevano la presenza delle donne, pur di elevato rango, nel simposio.

PER LA VISITA GUIDATA AL MUSEO DI VILLA GIULIA PER LE SCUOLE, RICHIEDERE INFORMAZIONI COMPILANDO IL FORM SOTTO.