MUSEO BARRACCO

MUSEO BARRACCO

APPUNTAMENTO: DOMENICA 19 NOVEMBRE 2023 H 10,30 DAVANTI ALL'INGRESSO DEL MUSEO IN CORSO VITTORIO EMANUELE 166/A. DURATA: 1 H E 30'. LA GUIDA E' RICONOSCIBILE IN LOCO DAL CARTELLO ROMA BELLA.

PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20) o mail a: inforomabella@virgilio.it

Il Museo di scultura antica "Giovanni Barracco" è stato istituito nel 1904, anno nel quale Giovanni Barracco, politico ma anche fine intellettuale e antiquario, decise di donare al Comune di Roma la sua significativa collezione di opere d'arte, in gran parte sculture antiche. Per ospitare la collezione venne realizzato un museo ad hoc realizzato nelle immediate vicinanze della Chiesa di Giovanni dei Fiorentini. L'edificio, progettato dall'architetto Gaetano Koch di stile neoclassico, risultò assai innovativo per le scelte di carattere espositivo, inoltre fu il primo museo in Italia ad essere dotato di un impianto di riscaldamento. Le successive trasformazioni urbanistiche effettuate durante gli anni del Fascismo portarono, nel 1938, alla demolizione del museo. Inizialmente trasferita nei magazzini dei Musei Capitolini, nel 1948 la Collezione di Giovanni Barracco troverà una definitiva sistemazione nella cinquecentesca palazzina nota come la "Farnesina dei Baullari" . L'edificio, costruito tra il 1520 e il 1523 per prelato bretone Thomas Leroy, ebbe in seguito diversi proprietari (tra i quali la famiglia Silvestri di cui è visibile lo stemma gentilizio) prima di essere espropriato nel 1885 durante i lavori per la creazione di Corso Vittorio Emanuele. Oggetto di ulteriori interventi che porteranno alla realizzazione di una nuova facciata e al consolidamento delle fondazioni (durante il quale fu scoperta una villa romana del IV secolo d.C.), la palazzina ospita dal 1948 il Museo di Scultura Antica "Giovanni Barracco".

L'esposizione

L'esposizione museale si articola in 9 sale distribuite in parte al primo piano dove trovano posto le sezioni egizia, assira, etrusca, e cipriota, e in parte al secondo con la sezione greca, ellenistica, romana e medievale.

La sezione egizia, la più significativa del museo, espone materiali provenienti da scavi effettuati direttamente in Egitto e da aste parigine. Tra i reperti più significativi ricordiamo: la Stele di Nefer, un frammento in calcare attribuito all'omonimo scriba della IV dinastia ritratto davanti ad un altare per le offerte. Vi è poi la sfinge femminile in granito grigio attribuita alla regina Hatshepsut (XVIII dinastia), opera rinvenuta nell'area del Campo Marzio dove un tempo sorgeva l'Iseo Campense. All'epoca tolemaica appartiene la clessidra ad acqua di Tolomeo Filadelfo, manufatto in pietra basaltica rivenuta presso il Serapeo del Campio Marzio.

La sezione Assira è caratterizzata dalla presenza di lastre decorate a rilievo. Ne è un esempio quella raffigurante un genio alato inginocchiato proveniente dal palazzo di Nimrud e il rilievo con delle donne in un palmento proveniente da Ninive.

La sezione Etruscaespone tra i vari reperti una testa femminile del II secolo a.C. proveniente da un contesto funebre di Bolsena. Degno di nota anche un cippo funerario in pietra fetida con narrazione iconografica ai lati proveniente da Chianciano.

La sezione dedicata all'arte cipriota custodisce un piccolo gioiello: un carro da parata trainato da quattro cavalli con due personaggi, una figura femminile e un bambino. L'opera, di piccole dimensioni, è in calcare policromo e proviene da Amatunte, località dell'isola di Cipro ed è databile al V secolo a.C.

Il secondo piano ospita la collezione classica con opere del periodo greco (severo, classico ed ellenistico) e romano oltre ad alcune testimonianze alto medievali. Di particolare pregio due teste di Atena in stile severo (una delle quali proveniente da Capri), un hermes Kriophoros, una statua di Efebo del tipo Westmacott. Del periodo romano si segnala un rilievo neoattico con menadi danzanti, una testa di uomo anziano e il ritratto di Demostene, entrambe copie di originali greci del III secolo a.C.

Chiudono la collezione alcuni rilievi funerari provenienti dalla città siriana di Palmira e alcune testimonianze medievali come il bellissimo mosaico con l'Ecclesia Romana proveniente dalla Basilica di San Pietro e databile all'inizio del XIII secolo.

(Testo a cura del Dott. Luca Di Cocco)

La visita guidata al Museo di Scultura Antica "Giovanni Barracco" con l'associazione culturale Roma Bella è gratis. La tessera di Socio (€15) si fa in loco, vale 12 mesi e consente di prendere parte gratis a un numero illimitato di attività culturali.