
SANTA MARIA SOPRA MINERVA CON IL CHIOSTRO GUIDETTI
VISITA ESCLUSIVA SANTA MARIA SOPRA MINERVA CON IL CHIOSTRO DEL CONVENTO
Un'occasione unica offerta dal prestigioso Circolo Archeologico Romano
APPUNTAMENTO: SABATO 11 OTTOBRE 2025, H 9,45 DI FRONTE ALLA BASILICA. DURATA: 1,45 H
PRENOTAZIONE: OBBLIGATORIA VIA WHATSAPP dott.ssa Vittoria Morandi Tarabella cell. 3396798106, chiamando il n. tel. 0661661527 (attivo tutti i giorni h 8-20)
Il Circolo Archeologico Romano nella Persona del Presidente Preg.mo Prof Arch. Maurizio Reghini di Pontremoli è lieto di invitare i soci dell'Associazione Roma Bella a una visita guidata eccezionale, ospitata proprio dal Circolo stesso, in un luogo di rara bellezza e profonda spiritualità: la Basilica di Santa Maria sopra Minerva e il Chiostro Guidetti (apertura esclusiva).
Grazie al benestare del Magnifico Priore del Convento, Padre Fabrizio Cambi, avremo accesso in esclusiva al Chiostro Guidetti, normalmente chiuso al pubblico. A guidarci sarà Frate Riccardo Lufrani, che ci accompagnerà anche nella scoperta della Basilica.
Un momento di grazia e cultura che il Circolo, ci offre con generosità e passione.
La strabiliante Basilica di Santa Maria sopra Minerva, eretta sui resti del tempio dedicato a Minerva Calcidica, da cui la Chiesa prende il nome, fu edificata dai Domenicani nel 1286 con finanziamenti di Bonifacio VIII. La facciata finanziata inizialmente nel 1453 da Francesco Orsini è di stile romanico con influssi abruzzesi e fu ultimata per volere di Papa Benedetto XIII nel 1725. Internamente nasce come uno dei pochissimi esempi di architettura gotica a Roma. Nel 1600 assunse un aspetto barocco rimaneggiato con i lavori di restauro del 1855. Nell'interno un eccezionale tripudio di opere d'arte, artisti, Papi e Santi, un vero spettacolo ineguagliabile.
La "Cappella dell'Annunziata", opera del Maderno con "l'Annunciazione" di Antoniazzo Romano, la "Cappella Aldobrandini", del 1600, opera di Della Porta e Maderno con gli affreschi della volta dell'Alberti, il "Battistero", con decorazioni del Raguzzini e la tela del "noli me tangere", la "Cappella di San Raimondo di Peñafort", con il monumento del Cardinale , opera di Andrea Bregno e l'affresco del "Cristo giudice tra due angeli" di Melozzo da Forlì, la "Cappella di S. Domenico", opera di Raguzzini, con la tomba di Papa Benedetto XIII e la scultura "Madonna con bambino e Santi evangelisti" del 1670, l'eccezionale "Cappella Carafa", affrescata da Filippino Lippi nel 400 con sopra l'altare "l'Annunciazione" decoro di Sangallo e Bramante e monumento funerario di Papa Paolo IV Carafa, opera del 1560 di Pirro Ligorio. Bellissimo è il "Cristo Salvatore", dipinto su tavola e attribuito a Perugino. La Basilica ospita le spoglie di Caterina da Siena, e del pittore Beato Angelico. Nel presbiterio è posta la statua del "Cristo risorto", opera di Michelangelo.Molti Papi sono stati tumulati nella Basilica, troviamo i monumenti funebri di Clemente VII, di Leone X opera di Antonio da Sangallo e di Urbano VII. Altri monumenti sono stati realizzati da Gian Lorenzo Bernini come la "Memoria a Maria Raggi" e il busto della tomba di Giovanni Vigevano eccelso pittore domenicano.
Il Convento e i Chiostri
La Chiesa della Minerva fu unita ad uno dei più importanti conventi dell'ordine domenicano divenendo la sede dell'ordine. Ospitò la Congregazione del Santo Uffizio e vi si svolse l'abiura di Galileo. Vi ebbero luogo due conclavi e l'elezione dei Papi Eugenio IV nel 1431 e Niccolò V nel 1447. Sono presenti due chiostri, il chiostro Guidetti con affreschi del XVI e XVII sc. con temi sui Misteri del Rosario e le Scene di vita di San Tommaso d'Aquino e il chiostro della Cisterna del 400 con colonne romane. Nel 500 il convento fu ampliato realizzando l'appartamento del Maestro Generale dell'ordine, la biblioteca, detta poi Casanatense, e appartamenti noti come "Sale Galileo", la sala del Refettorio, le sale dell'Inquisizione e la sala delle Capriate, sale che furono adornate con un ciclo di affreschi del 1660 sui domenicani nella lotta contro l'eresia. Il convento fu una caserma durante l'occupazione napoleonica di Roma, espropriato dallo Stato italiano dopo il 1870 e destinato a sede del Ministero delle poste, dei telegrafi e della Pubblica Istruzione. Attualmente l'area esterna alla biblioteca consistente nei palazzi San Macuto e della Minerva è occupata dal Polo bibliotecario parlamentare e ospita i frati domenicani negli ambienti cenobitici.